GLI AFFRESCHI
La cappella dell’altare, che occupa l’abside costruita nel XV secolo, ha subito nel tempo varie trasformazioni e successive decorazioni. La finestra circolare in alto al centro e le due laterali sono state murate.
L’intera cappella è stata decorata in onore di Ludovico Beccadelli, probabilmente dopo il 1572, anno della sua morte. Le pareti sono ricoperte da un motivo che imita un ricco damasco con teste di putti, all’origine di colore rosato, che si ripetono nell’elegante soffitto a quattro vele. Nelle lunette e al centro della parete di destra, stemma della famiglia Beccadelli – un artiglio alato – e la scritta BECCATELLUS ARCHIEPISCOPUS RAGUSINUS ABBAS ET COMEND, che significa: Beccadelli Arcivescovo di Ragusa, Abate e Commendatario (della Badia del Lavino).
Alla stessa data si può far risalire l’affresco dell’altare maggiore raffigurante la Madonna con Bambino fra i Santi Fabiano e Sebastiano; ai lati si notano due fasi decorative sovrapposte: in basso, la più antica - con nastri intrecciati che incorniciano lo stemma di Galeazzo Marescotti, Commendatario dell’Abbazia nel 1506 - fu ricoperta da un successivo intervento (eseguito nel 1756, come indicherebbe la data visibile sulla cornice?) in cui venne dipinto grossolanamente un drappo rosso, annodato in alto all’interno della finestra circolare; ai lati, nella lunetta, a sinistra l’Arcangelo Gabriele e a destra la Madonna e lo Spirito Santo nell’episodio dell’Annunciazione.
Sull’arco dell’abside l’ultimo restauro ha riscoperto l’affresco della Crocefissione con Maria e San Giovanni, affiancata da stemmi; a sinistra, in alto, Papa Gregorio XIII, il bolognese Ugo Boncompagni (drago alato sormontato dalla tiara pontificia); sotto, i cardinali Pier Donato Cesi, legato di Bologna (1580-1584) e Filippo Boncompagni, nipote del Papa; a destra in alto, Cardinale Filippo Guastavillani, altro nipote del Papa; sotto a destra Cardinale non identificabile per il cattivo stato di conservazione dell’affresco ed infine il Duca Giacomo Boncompagni, figlio legittimato del Papa, generale della Chiesa. La decorazione va datata negli anni del pontificato di Gregorio XIII dal 1572 al 1585.
In fondo alle navate laterali, sono ancora visibili le figure di San Carlo Borromeo tra Santi e Santa Lucia, inquadrate da modeste cornici sovrapposte.